domenica 30 dicembre 2012

E finalmente...

... la Pulce ha VERAMENTE quattro anni.

Cioè veramente-veramente-quattro, e non i tre-e-mezzo, tre-e-tre-quarti, quasi-quattro, quattro-a-dicembre che fin da settembre le provocano quegli indicibili attacchi di rabbia che mi hanno fatto decidere che tutto sommato era meglio reggerle il gioco e mentire spudoratamente, visto che addirittura drizzava le orecchie per controllare che dopo "quattro" io non sussurrassi quell'"a-dicembre" che tanto le dava fastidio.

Comunque, alla faccia dei Maya, il Gran Giorno è arrivato, e questo è stato in assoluto il regalo più bello. E' andata avanti a cantare Happy Burger* to you finchè non è crollata addormentata ben dopo la mezzanotte, ed ha ricominciato a canticchiare stamattina appena suo fratello l'ha svegliata al grido di "hey è il tuo compleanno!"

Che sia diventata VERAMENTE grande, invece, non c'è dubbio da parecchio tempo. Potremmo raccontarvi dei suoi exploit all'asilo, grazie ai quali si è confermata cocca-delle-maestre (dopo esserlo stata l'anno scorso per la sua silenziosa tranquillità), ma preferiamo terrorizzarvi informandovi del fatto che per il suo compleanno ha chiesto una trousse di trucchi, non prima di essere andata letteralmente in visibilio quando si è accorta che gli ultimi scarponcini che ha comprato, pur essendo piattissimi, hanno la suola che si interrompe simulando un tacco.
Ah, e quando l'abbiamo portata da Toys ed invitata a scegliersi un regalo di compleanno, lei ha analizzato tutte le bambole, ci ha detto quali le piacciono e quali no, e ci ha informati che come regalo però preferirebbe un lettore CD con cui ascoltare in autonomia la sua musica preferita.

E ciononostante è ancora tanto piccola e carina....




* Si ringraziano le maestre dell'asilo per aver voluto dare questa meravigliosa impronta bilingue alla formazione di mia figlia!

martedì 25 dicembre 2012

La donna perfetta non esiste (più).

E insomma, alla fine sembra che il Natale sia sopravvissuto alla crisi e noi siamo sopravvissuti al Natale.

Nel frattempo, ça va sans dire, sono già entrata in pre-panico da festa di compleanno della Pulce, che ha confermato l'assoluta necessità di avere tutte le Principesse e tutte le Winx sulla sua torta di compleanno. Sicchè, mentre cercavo un'ispirazione per la cialda da far stampare, mi sono imbattuta in questo articolo qui. Alla cui autrice, non avendo in realtà la femminista che è in me apprezzato per niente il film, risponderei "ovvio che Merida sarà una Principessa Disney a tutti gli effetti: non ci vuol niente a rifiutarsi di scegliere un marito tra i peggio buzzurri di Scozia, lascia che arrivi un principe decente e vedrai che anche lei metterà giù l'arco e si fionderà a piastrarsi i riccioli rossi".

Comunque, ligia alla mia filosofia di vita basata sull'accontentarsi di quel che c'è, sono stata piuttosto orgogliona del fatto che la Pulce abbia eletto Merida sua Principessa Preferita e che a due mesi dalla visione del film abbia confermato a Babbo Natale la sua richiesta di averne la bambola, completa dell'amato cavallo (com'è che alle femmine piacciono cosi' tanto i cavalli, btw?).

Mentre impacchettavo la confezione, però, mi è venuto un dubbio: siamo sicuri che Merida (la bambola) ce la farà a cavalcare, con quel bell'abito da sera verde?

Il responso è si, il vestito è ampio abbastanza per cavalcare. Peccato che sotto il vestito la povera Merida non abbia assolutamente niente. Non un moderno paio di leggings, non un arcaico paio di mutandoni, ma nemmeno una vaga parvenza di mutanda a fiorelloni incisa direttamente sulla carne plastica come la Barbie... Merida monta completamente nuda, come in un pornazzo di infima categoria.

Vabè, le faremo prestare qualcosa dalla Barbie.

Che è stata l'altra protagonista dei miei sconvolgimenti natalizi.

Dovete sapere che per il momento, non essendole ancora scoppiata la passione in fase acuta, la Pulce ne ha solamente alcune, acquistate a un euro al mercatino dell'usato, e che vengono tirate fuori estremamente di rado. E che sono nude o poverissimamente vestite. Ragion per cui, pur in assenza di una specifica richiesta, abbiamo deciso di dare una parvenza di decenza al cesto delle Barbie facendo portare a Babbo Natale una confezione con tre outfit ragionevolmente completi ed intercambiabili.

Non intendo dilungarmi sul tema "com'è difficile vestire una Barbie non troppo da zoccola" perchè ve lo dico molto sinceramente: una con quel fisico, per quanto mi riguarda, può vestirsi come le pare.

La cosa che mi ha sconvolta è che i tre vestiti che ho comprato, originalissimi, vanno stretti alle nostre originalissime Barbie. Non in modo drammatico tale da renderli inutilizzabili: giusto quel paio di millimetri che crea, in proporzione, l'effetto "mezza taglia in più" che segnala che è giunta l'ora di pensare seriamente alla dieta.

Neanche la donna perfetta by definition è sopravvissuta alla cellulite.

Non c'è speranza per nessuna, bambina mia, ma speravo che tu potessi scoprirlo solo tra una quarantina d'anni....


domenica 2 dicembre 2012

E che palle!

Se non fossero bastate la crisi economica che si riflette sul buget dei regali, la nonna con la gamba bionica in avvicinamento e la cervicale che non mi molla da un mese, accendo la televisione e chi ci trovo dentro? La prima persona che mi ha fatto scoprire il sentimento dell'antipatia. Proprio perchè già alle elementari se la tirava da precisina perfettina reginetta della festa. E infatti, dicevamo, me la ritrovo trent'anni dopo in TV a condividere la sua idea di Natale Perfettino.

Per ispirarmi, mi ha ispirata. Come segue.

1) L'albero di Natale con le decorazioni naturali, autoprodotte, autocucinate, recuperate e riciclate ormai è una moda, e come tale non ha assolutamente niente di alternativo nè di originale.

2) Fare ogni anno un albero diverso è un'opinione, non una necessità. Dicesi tradizione anche l'eventualità di riallestire esattamente l'oggetto dell'anno precedente, nello stesso punto della casa, alimentando il sogno segreto di metterlo via decorato in modo da non doversi stressare con l'annuale fa-e-disfa.

3) Far fare ogni anno una decorazione speciale dai bambini e aggiungerla all'albero in modo che tra trent'anni faranno vedere ai loro figli l'albero di Natale che rappresenta la storia di tutti i loro Natali è terribilmente romantico. Per il capitolo Natale 2012 racconteranno di quell'anno incasinato in cui non era stato aggiunto nessun lavoretto, e financo non erano stati appesi nemmeno i lavoretti degli anni precedenti.

E insomma, posizionato a favore di webcam per fare posto alla poltrona della nonna, ecco il nostro alberino, con solo le classiche pallette Ikea da 4,99 (ma due scatole!) e Piccola Aiutante Decoratrice. I fiocchi di tulle avanzano davvero dall'albero dell'anno scorso.



Il che, poi, è tutta una scusa per augurarvi Buone Feste finchè siamo in tempo... che il mese più complicato dell'anno quest'anno ci è iniziato ahimè con largo anticipo.

E dire che avevo in mente un regalo speciale da farvi al posto del prossimo Party Mama... vabè recupererò asap. VVTB.